“Tutti abbiamo delle motivazioni. La differenza tra gli individui sta nella loro capacità di farle durare a lungo nonostante ostacoli, difficoltà e problemi. La capacità di perseverare, di far durare a lungo la motivazione viene detta resilienza.”
Pietro Trabucchi
Motivazione
esiste termine più inflazionato per definire la forza motrice che ci spinge a raggiungere obiettivi e a trovare sempre “un modo” per ottenere ciò che si vuole?
Parlare di motivazione, infatti, non è ciò che intendiamo fare, o meglio, non riteniamo sia l’obiettivo massimo a cui aspirare.
La motivazione, letteralmente definita come motivo-all’azione, è infatti un fenomeno passeggero. Ciò a cui vorremmo condurvi, piuttosto, è a provare il brivido della persistenza, caratteristica travolgente che appartiene alla volontà.
Quanti progetti, quanti obiettivi, quanti traguardi avete visto sfumare davanti ai vostri occhi perché a venir meno è stata la spinta interiore che fino a un momento prima vi aveva sostenuti?
Quanti ne avete visti svanire perché demotivati dagli ostacoli e dai fallimenti che hanno costellato il difficile cammino verso il loro raggiungimento?
…e quanti, poi, una volta raggiunti hanno letteralmente perso fascino tanto da spingerci a volgere lo sguardo altrove?
È difficile da ammettere anche a sé stessi, ma ciò che è accaduto è semplice: quella che chiamavate motivazione è svanita al primo sentore di difficoltà, così come, con il tempo, la stessa sorte l’ha subita addirittura l’interesse verso ciò a cui più aspiravate. Per non parlare del vero e proprio calo del desiderio che avete percepito una volta giunti, seppur con tanta fatica, a destinazione.
La vita, con i suoi fatti e le sue vicende, è estremamente dinamica, così come lo sono le nostre emozioni, che necessitano continuamente una ricarica di energia.
Quest’ultimo elemento, ovvero la necessità di una continua alimentazione, rappresenta un limite quasi fisiologico per il nostro modo di percepire gli obiettivi perché ci impedisce di persistere troppo a lungo sulla stessa strada, seppur ciò rappresenti il nostro più grande obiettivo razionale, spingendoci alla ricerca costante di nuovi stimoli.
Ogni obiettivo che si intende perseguire nella vita è quindi come un gioco che inizia e finisce continuamente, un loop infinito che si ripropone sempre, e ogni volta abbiamo la possibilità di giocarci le nostre carte per uscirne vincitori.
Inseriamo la moneta, ricominciamo da capo ogni volta convinti di giocare la nostra partita migliore, ma l’errore che più di frequente commettiamo è quello di affrontare le sfide con l’atteggiamento di sempre e di finire così con il perdere miseramente, incolpando il gioco stesso (i nostri obiettivi) dei nostri fallimenti.
E se vi dicessimo che esiste un modo diverso per affrontare il gioco, di premere il pulsante START con la certezza che la vostra prossima partita potrebbe avere un esito differente?
Per fare ciò, è necessario partire da una consapevolezza: non si vive senza un obiettivo da raggiungere, perché è attraverso le nostre ambizioni che ci sentiamo vivi e, sul piano puramente emotivo, ci nutriamo di tutto ciò che verso di esse ci spinge, ogni singolo giorno.
Senza traguardi (che siano essi idee, cose o persone) siamo morti.
La motivazione che naturalmente sopraggiunge e che ha il compito di spingerci a compiere tutte le azioni necessarie al raggiungimento delle nostre più alte aspirazioni, è strettamente connessa alla nostra felicità. Per vivere bene, infatti, è necessario alimentarne la fiamma della motivazione, giorno dopo giorno, trasformandola in qualcosa di più eterno e meno flebile.
La chiave della felicità di tutti i giorni è racchiusa, cioè, nella nostra capacità di fare della motivazione la pianta da cui far nascere il frutto della volontà.
È proprio per spiegarvi come trasformare un’energia propulsiva come la motivazione in un flusso continuo e duraturo, come impedire che la motivazione muoia per aridità senza produrre alcun frutto che nasce il seminario “PRESS START: (ri)gioca la tua partita”.
Di motivazione parlano ormai tutti e questo contribuisce a renderlo un concetto limitato e antiquato: ciò che ci permette di distinguerci è la possibilità di andare oltre e insegnarvi un metodo capace di donarvi volontà e persistenza.
Accontentarsi di ciò che la vita può regalarci convinti dell’esistenza di un fato che decide e predispone per noi è ciò che più velocemente ci porterà all’insoddisfazione e a un’esistenza percepita come “non abbastanza”.
Combatti l’apatia e la demotivazione, scegli di non perdere tempo assistendo al declino delle tue passioni e aspettando che la tua occasione cada dal cielo.
Sei tu il padrone di te stesso, rigioca la tua partita e escine vincitore insieme a noi!